In gran parte dell’Europa vige una totale libertà di movimento. È possibile viaggiare dal Mediterraneo al Circolo Polare senza soggiacere a nessun controllo alla frontiera e senza produrre alcun visto. Questa libertà di movimento la dobbiamo a Schengen. Affinché non pregiudichi la sicurezza e il diritto, questa libertà di movimento è fiancheggiata da un rafforzamento della protezione alle frontiere esterne e da una normativa comune in materia di rilascio dei visti.
Schengen costituisce un quadro giuridico comune con regole proprie in materia di entrata, uscita e soggiorno nello spazio Schengen. Queste regole disciplinano la gestione delle frontiere esterne Schengen e il rilascio dei visti Schengen. Il cittadino di uno Stato non appartenente allo spazio Schengen che entra nello spazio Schengen soggiace alle medesime condizioni d’entrata, a prescindere dal punto in cui valica la frontiera esterna Schengen (per mare nei Paesi Bassi, atterrando in un aeroporto svizzero o arrivando in treno in Polonia). Lo spazio Schengen abbraccia la maggior parte dei Stati membri dell’UE e i quattro Stati associati Svizzera, Norvegia, Islanda e Principato del Liechtenstein.
Cooperazione tra Stati Schengen
L’osservanza del quadro normativo presuppone una cooperazione operativa e giuridica quotidiana tra Stati Schengen. La SEM partecipa attivamente a questa cooperazione e suoi rappresentanti siedono, per esempio, in diversi gruppi di lavoro dell’UE riguardanti Schengen, facendovi confluire la posizione svizzera. Le condizioni giuridiche quadro sono rinnovate o adeguate frequentemente per tenere conto delle nuove sfide o per modernizzare i sistemi in uso. Gli spostamenti devono essere quanto più possibile efficienti, sia per gli organi di controllo alla frontiera sia per i viaggiatori. Per garantire il rispetto degli standard comuni, vengono effettuate valutazioni periodiche di tutti gli Stati Schengen.
Ad esempio, è in corso di realizzazione il progetto su larga scala «Smart Borders». Grazie a tecnologie moderne, con Smart Borders si perseguono controlli più efficienti alle frontiere esterne Schengen e una maggiore sicurezza all’interno dello spazio Schengen. Il progetto è incentrato sul sistema di registrazione automatica dell’ingresso e dell’uscita (Entry/Exit System, EES) nello spazio Schengen, che registrerà tutti i cittadini di Stati non Schengen all’entrata e all’uscita dello spazio Schengen. Il sistema sostituirà l’attuale apposizione di timbri nel passaporto. Con il Sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS), i cittadini di Paesi terzi esenti da visto dovranno richiedere online un'autorizzazione al viaggio, a pagamento, prima dell’entrata. Infine, in futuro sarà garantita l'interoperabilità di questi sistemi informativi dell'UE con funzioni di interrogazione comuni.
Ultima modifica 03.08.2022