In ogni Cantone e nei centri federali d’asilo (CFA), i consultori per il ritorno garantiscono la trasmissione di informazioni pertinenti ai richiedenti l’asilo e ad altri attori interessati. A seconda del Cantone, la consulenza per il ritorno è fornita da un’autorità amministrativa (ad es. autorità competente in materia d’asilo o di stranieri) o un’organizzazione non governativa (ad es. Croce Rossa o Caritas). Nei CFA se ne occupa l’Organizzazione internazionale per le migrazioni.
Se una persona è interessata all’aiuto al ritorno, il servizio ne pianifica il ritorno e definisce misure di assistenza appropriate nel corso di colloqui individuali. Così facendo si vuole rafforzare in particolare la responsabilità individuale e l’autonomia della persona interessata per quel che concerne la pianificazione della partenza volontaria. Inoltre, è possibile ottenere informazioni concrete nel Paese di provenienza (ad es. il costo dell’affitto di un appartamento o la disponibilità di determinati farmaci) attraverso l’OIM. Per le persone vulnerabili, può essere organizzata anche una scorta che le accompagni nel viaggio di ritorno.
I consulenti al ritorno sono formati per fornire consulenza individuale nei singoli casi e partecipano regolarmente ai corsi informativi e d’aggiornamento della Segreteria di Stato della migrazione. La consulenza in vista del ritorno è confidenziale e non è vincolante. Coloro che ne usufruiscono non s’impegnano a ritornare nel Paese d’origine e una consulenza non ha alcun influsso su una procedura ancora in corso.
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Istruzioni
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Documentazione Comunicazione aiuto al ritorno
(Opuscoli, manifesti, ecc.)
Ultima modifica 11.05.2021