La strategia per il trattamento delle domande d’asilo della Segreteria di Stato della migrazione (SEM), che dà priorità alle domande d’asilo presumibilmente senza speranze, ha effetti positivi anche sul soccorso d’emergenza. Infatti, rispetto all’anno precedente è diminuito il numero di nuovi beneficiari del soccorso d’emergenza provenienti da Paesi con basso tasso di riconoscimento, soprattutto Nigeria, Marocco, Algeria, Tunisia, Serbia e Kosovo; sono invece aumentati i beneficiari eritrei, afgani ed etiopi, per la grande maggioranza in seguito a una decisione di non entrata nel merito nell’ambito della procedura Dublino.
Costi inferiori
Dal 2008, per ogni decisione passata in giudicato con termine di partenza, la Confederazione versa ai Cantoni una somma forfettaria di circa 6100 franchi, volta a coprire i costi finché gli interessati non lasciano la Svizzera. Nel 2016 si è avuto un numero maggiore di decisioni delle autorità competenti passate in giudicato rispetto all’anno precedente. Pertanto le indennità della Confederazione sono aumentate del 18 per cento per un totale di 69,1 milioni di franchi. Contemporaneamente i costi del soccorso d’emergenza a carico dei Cantoni sono ammontati a 69,5 milioni di franchi, ossia l’1,1 per cento in meno rispetto al 2015. Ciò si spiega con il numero maggiore di decisioni Dublino.
Dal 1˚ gennaio 2008 alla fine del 2016 i Cantoni hanno stanziato 506 milioni di franchi per il soccorso d’emergenza; per questa spesa la Confederazione ha versato loro indennità pari a 561 milioni di franchi. A conti fatti le indennità versate ai Cantoni hanno superato i costi per un ammontare di 55 milioni di franchi. Con queste riserve andranno coperte future prestazioni del soccorso d’emergenza per persone la cui decisione è passata in giudicato tra il 2008 e il 2016.
Fase pilota a Zurigo: conseguenze per il soccorso d’emergenza
La fase pilota a Zurigo ha avuto ripercussioni positive sul soccorso d’emergenza. Le persone che dal 2014 sono sottoposte alla procedura velocizzata nell’ambito della fase pilota usufruiscono del soccorso d’emergenza molto più raramente, tuttavia per un periodo più protratto rispetto alle persone sottoposte a procedura regolare.
Tra il 2014 e la fine del 2016, l’11 per cento di tutte le persone obbligate a lasciare la Svizzera durante la fase pilota ha beneficiato in media di 77 giorni di soccorso d’emergenza. Nell’ambito della procedura ordinaria, nel medesimo periodo il 41 per cento di tutte le persone con decisione passata in giudicato ha beneficiato del soccorso d’emergenza per una media di 56 giorni.
Documentazione
- Rapporto di monitoraggio del blocco dell’aiuto sociale, anno 2016 (PDF, 1 MB, 13.07.2020)
- Monitoring Sozialhilfestopp. Jahresbericht 2016: Ergebnisse in Kürze (PDF, 295 kB, 13.07.2020)
-
Monitoring sur l’exclusion de l’aide sociale. Rapport annuel 2016 : résultats en bref (PDF, 168 kB, 13.07.2020)
(Questo documento non è disponibile in italiano)
Ultima modifica 13.07.2017
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