Libera circolazione: il Consiglio federale attiva la clausola di salvaguardia nei confronti della Croazia

Berna, 16.11.2022 - Nel 2023 l'accesso al mercato del lavoro svizzero per i cittadini croati sarà nuovamente limitato. Il numero dei lavoratori provenienti della Croazia è aumentato notevolmente quest’anno e ha ormai superato i valori soglia stabiliti dall’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC). Nella seduta del 16 novembre 2022 il Consiglio federale ha pertanto deciso di attivare la clausola di salvaguardia prevista dall’ALC.

L'ALC concluso con l'Unione europea è stato esteso alla Croazia mediante un protocollo aggiuntivo, entrato in vigore il 1° gennaio 2017. Quest'ultimo prevede un'apertura graduale e a tappe, sull'arco di 10 anni, del mercato del lavoro svizzero per i cittadini croati. Dal 1° gennaio 2022, i cittadini croati beneficiano della libera circolazione completa. La clausola di salvaguardia prevista dall'ALC consente alla Svizzera di reintrodurre unilateralmente contingenti di permessi per un periodo di tempo limitato, se il numero degli immigrati provenienti dalla Croazia supera una certa soglia. Tale soglia è raggiunto quando il numero dei permessi rilasciati in un determinato anno (2022) supera di oltre il 10 per cento la media dei tre anni precedenti (2019‑2021).

Tra gennaio e ottobre 2022, la Svizzera ha rilasciato 2413 permessi B ai lavoratori croati, mentre la soglia per l'intero 2022 si situa a 178 permessi (una media annuale di 162 permessi B tra il 2019 e il 2021, quando questi erano ancora sottoposti a contingenti, + 10 %). Sono pertanto soddisfatte le condizioni quantitative per attivare nel 2023 la clausola di salvaguardia prevista dall'ALC. In conformità con le disposizioni legali, a partire dal 1°gennaio la Svizzera reintrodurrà i contingenti per i permessi B e L. I contingenti previsti per il 2023 ammontano a 1150 permessi B e 1007 permessi L.

Misure previste dall'ALC

Con la rapida ripresa economica dopo la crisi connessa alla pandemia di Covid-19, l'immigrazione complessiva dei lavoratori stranieri in Svizzera ha registrato un aumento notevole nel 2022. Anche il numero dei permessi rilasciati a cittadini croati è aumentato, superando i valori soglia stabiliti dall'ALC. La domanda di lavoratori croati ha riguardato soprattutto, nel settore secondario, l'industria manifatturiera e l'edilizia, nonché, nel settore terziario, l'industria alberghiera e della ristorazione, il commercio e le agenzie di collocamento. Un aumento del numero di lavoratori croati è stato osservato anche nei settori che richiedono qualifiche più elevate, come i servizi di pianificazione, la consulenza e l'informatica. 

Il Consiglio federale utilizza gli strumenti a sua disposizione per consentire un migliore controllo dell'immigrazione in linea con le esigenze dell'economia. In passato ha già fatto ricorso alla clausola di salvaguardia in diverse occasioni per i cittadini di altri Stati che hanno aderito all'UE. L'applicazione di questa misura di protezione garantisce un'attuazione graduale e progressiva della libera circolazione dei cittadini croati nel mercato del lavoro svizzero.


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Ultima modifica 30.01.2024

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