L’iniziativa per la riparazione, trasmessa alla Cancelleria federale il 19 dicembre 2014, tematizza un fosco capitolo della recente storia sociale svizzera. Si tratta soprattutto di bambini collocati in istituto, in affidamento o a servizio, molti dei quali hanno subito violenze fisiche e psichiche nel quadro di misure coercitive a scopo assistenziale o di collocamenti extrafamiliari. In molti oggi versano in gravi difficoltà finanziarie in conseguenza dei torti subiti. L’iniziativa per la riparazione chiede in particolare l’istituzione di un fondo di 500 milioni di franchi destinati alle vittime di misure coercitive a scopo assistenziale.
Anche il Consiglio federale ritiene giustificato e importante prevedere prestazioni in denaro a favore delle circa 12 000 a 15 000 vittime. Quanto al numero esatto, l’analisi scientifica da poco avviata fornirà materiale più accurato. Il Consiglio federale intende proporre prestazioni finanziarie nell’ordine di 250-300 milioni di franchi. Inoltre è previsto che il controprogetto indiretto riconosca per legge i torti inflitti, salvaguardi i documenti e disciplini la consultazione degli atti da parte delle vittime. Il Consiglio federale ha incaricato il DFGP di preparare, entro l’estate 2015, un progetto da porre in consultazione. Un controprogetto indiretto sotto forma di legge consente di rielaborare l’accaduto con maggiore celerità rispetto all’approccio costituzionale, consentendo al maggior numero possibile di vittime di beneficiare della riparazione.
Ultima modifica 14.01.2015
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